lunedì 26 dicembre 2011

Poltergeist in corso Vercelli

Tra le usanze della mia famiglia non c'è mai stato il cinema natalizio. Per motivi di sindrome pre e post festiva, insieme a spiccate tendenze misantrope enfatizzate dalla digestione dei cibi pesanti, la sala cinematografica è sempre stata accuratamente evitata. Per me fa eccezione solo il godimento di andarsi a vedere (in solitudine) il cazzatone fantamagico di natale in un momento improbabile insieme a pletore di ragazzini e nonni. Ma in questo Santo Stefano 2011 io e mio padre abbiamo tentato di fare un'eccezione. Non ci aspettavamo di scatenare addirittura le forze oscure nel centro di Milano. Ma tanto può la forza della (dis)abitudine.
Mio padre è abbastanza ansioso e diffidente, quindi pur partendo con tre quarti d'ora di anticipo per il cinema in corso Vercelli ha iniziato subito a dire che eravamo in ritardo, che non ci sarebbe stato parcheggio e che non avevamo prenotato... Con una tale dose di pessimismo siamo riusciti a raggiungere l'area e parcheggiare sulle strisce residenti dietro il corso in soli 16 minuti dalla partenza da casa. Eravamo in anticipo sul film di 40 minuti. Ci avviamo per il corso sotto le luminarie natalizie, al crepuscolo... probabilmente passiamo sotto le suddette luci esattamente all'orario di accensione dell'illuminazione pubblica. Io stavo guardando il cellulare nuovo e papà camminava avanti un paio di metri, affrettandosi verso il cinema, infastidito dalla gente sul marciapiede. Sento un lieve rumore, solo un piccolo pof e percepisco un bagliore sullo schermo del cellulare, alzo la testa e vedo un fuocherello, come una fiammella a gas all'interno della lampada pubblica sospesa sopra la mia testa. Due ragazzini sghignazzano e dicono che sta per prendere fuoco tutto. In effetti la fiammella si intensifica e se ne accendono altre in tutte le lampade (che sono saltate per un corto). La gente inzia ad agitarsi anche perchè le fiamme dentro i lampioni sono sempre più allegre, iniziano a fondere il bulbo, che ricade in fiammelle di plastica fusa sul marciapiede e sulle auto e moto parcheggiate. La maggior parte dei lampioncini infuocati fonde, gocciolando sull'asfalto, ma ne resistono due che creano agitazione. Uno gocciola la plastica fusa sul cofano di una berlina tedesca e continua la sua combustione attecchendo su qualcosa, forse solo un volantino pubblicitario. La gente inizia a essere seriamente preoccupata e a chiedere: quando arrivano i vigili? Qualcuno allarmato richiama parenti curiosi: "Ragazzi via di lì che salta per aria!". Intanto il lampioncino vicino gocciola pericolosamente su due motorini e becca il bauletto in platica di uno dei due. Interviene un coraggioso signore in casco bianco che semplicemente sposta il motorino evitando che il bauletto prenda fuoco... Ma il cofano della macchina continua a bruciare. Un capannello di gente gli sta intorno, domandosi che fare. Uno getta il contenuto di una bottiglietta sulle fiamme, quello accanto a me (che me ne sto dall'altra parte della strada a documentare) commenta "Ecco il genio che cerca di spegnere il fuoco con la birra". Il cofano della macchina continua a bruciare fino ache arrivano due carabinieri in motocicletta a sirene spiegate che placano il fuoco con una spettacolare pompata di miniestintore. (fumo molto scenografico). Tutto sembra risolto quando sopraggiungono due camion dei vigili del fuoco. Siamo salvi. Tranne la berlina tedesca grigio metallizzata con il cofano sbruciacchiato e frizzato dall'estintore.
Ma la domanda che mi pongo è: perchè? La spiegazione che mi do è che io e papà dovevamo andare a vedere Sherlock Holmes 2 (esaurito, by the way) e secondo me l'incendio dei lampioncini è opera del fantasma di Sir Arthur che cerca in tutti i modi di boicottare lo sfacello ai botteghini operata dall'ex  baronetto di Madonna, Mr. Ritchie. è uno scontro autoriale metafisico. Il messaggio di Sir Arthur è: Guy resti un regista di terza categoria...

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